
Ciao a tutti! Amanti del buon cibo giapponese in cerca di nuove delizie, ho un’informazione preziosa per voi! Se visitate la Prefettura di Fukushima, c’è un posto dove dovete assolutamente fermarvi: il Michi-no-eki “Adachi” a Nihonmatsu! Questa area di servizio si trova sia sulla corsia in salita (Nobori-sen) che su quella in discesa (Kudari-sen), ma c’è un gelato soft unico che si può gustare solo sulla corsia in salita. Ed è…
Dolci Giapponesi : Soft Cream Commestibile con Washi

È il soft cream al washi! Il washi, sapete, è la carta tradizionale giapponese!
L’Arte Tradizionale di Nihonmatsu: Il Washi di Kamikawasaki
Immaginate una carta che esisteva molto prima della costruzione di molti castelli in Europa! La storia del washi di Kamikawasaki inizia circa nel X secolo (periodo Heian). È una carta fatta a mano con oltre mille anni di storia! La leggenda narra che famosi scrittori giapponesi, come Murasaki Shikibu, autrice del “Genji Monogatari”, usassero questa carta. All’epoca era molto apprezzata dai nobili di Kyoto ed era conosciuta come “Michinoku-gami”.
Durante il periodo Edo (XVII-XIX secolo), con il supporto dei signori feudali di Nihonmatsu, le basi del washi di Kamikawasaki furono stabilite e il sistema di produzione fu organizzato. Anche dopo la diffusione della carta moderna prodotta a macchina, la gente di Nihonmatsu ha continuato a preservare questa bellissima tradizione, che oggi è riconosciuta come un’importante proprietà culturale immateriale designata dalla Prefettura di Fukushima.
La materia prima principale è il kōzo (gelso da carta) locale. Ogni foglio viene accuratamente realizzato a mano, creando una texture rustica e calda, allo stesso tempo robusta e delicata. I suoi usi vanno dai tradizionali fogli per calligrafia e carta per shoji (porte scorrevoli di carta) a usi moderni come paralumi e biglietti da visita.
Presso il “Washi Denshōkan” (Museo della Tradizione del Washi) all’interno del Michi-no-eki Adachi (corsia in salita), potete imparare la sua storia e persino provare l’esperienza di creare la carta!⇒
Gelateria Artigianale “Two Three”
Il soft cream al washi di cui vi parliamo è venduto presso la gelateria artigianale “Two Three”, situata sempre al Michi-no-eki Adachi (corsia in salita). Si trova accanto al Washi Denshōkan e di fronte al negozio ci sono molte panchine.
Il menù include, oltre al soft cream, anche kakigōri (ghiacciata) e bevande, e in vetrina si trovano gelati come quelli al sesamo o al rum e uvetta.
Sembrano tutti deliziosi, ma quello che ci incuriosisce di più è questo:
Washi Soft Cream ¥460. C’è scritto in grande: “Cosa!? Mangiare il washi??” E subito sotto c’è una spiegazione: “No, no, questo è un soft cream raro fatto con le foglie di kōzo, la materia prima del washi. Un gusto unico, tipico delle zone di produzione del washi! Venite ad assaggiarlo~ ♪”
Cos’è il Kōzo?
Il kōzo è un piccolo albero deciduo della famiglia delle Moraceae, originario di Giappone, Cina e Sud-est asiatico. Le fibre estratte dalla sua corteccia sono robuste ed elastiche, e per questo sono state a lungo apprezzate come materia prima per la carta. Le foglie di kōzo sono ricche di carotene e vitamine A e B1, e si ritiene che abbiano benefici come la prevenzione dell’ipertensione e dell’arteriosclerosi, proprietà diuretiche, nutritive e di recupero dalla fatica. In particolare, i nuovi germogli contengono abbondanti nutrienti che aiutano a costruire il corpo e si ritiene che abbiano effetti benefici sulla pelle, come circa 2,5 volte il calcio del latte, circa 1,6 volte i polifenoli del vino rosso e circa 1,5 volte le proteine del latte di soia. Inoltre, le bacche rosse sono dolci e appiccicose, quindi vengono usate per marmellate o come rimedio erboristico.
Il soft cream al washi… che sapore avrà? Ne ho subito ordinato uno. Ed ecco cosa mi è stato servito:
Bellissimo! Anche la forma è perfetta. Si intravedono leggermente dei granuli verde pallido, che dovrebbero essere di kōzo. L’aspetto è fresco, ma quando lo si assaggia, si scopre una ricchezza e una consistenza vellutata che superano ogni immaginazione. E poi, una dolcezza lattiginosa e raffinata, con un leggero profumo di kōzo. Potrei descriverlo come un aroma simile al tè verde o alle erbe, un sapore delicato e confortante che si espande in bocca. Certo, non era carta washi, ma è un soft cream davvero unico che fa percepire la “delicatezza” e la “profondità” del washi. Il retrogusto era pulito, e l’ho finito in un attimo. Se ne avete l’occasione, provatelo!
E c’è solo un’altra informazione che voglio darvi. Ed è…Rio
Awamanju: La Famosa Bottega “Iwaiya” di Aizu-Yanaizu

È l’awamanju, una specialità della bellissima città di Yanaizu nella regione di Aizu, Prefettura di Fukushima! In realtà, è il mio dolce preferito!
Una Dolcezza Confortante Nata da Tempi Difficili
L’awamanju è nato nel tardo periodo Edo, oltre 180 anni fa, a Yanaizu, colpita da ripetute carestie. Mentre il riso scarseggiava, il capo sacerdote del tempio Enzōji pensò di creare qualcosa che potesse confortare la gente usando il miglio, un cereale della famiglia delle Graminaceae che all’epoca cresceva facilmente. Si dice che questo dolce, fatto con un impasto di miglio e farina di riso glutinoso che racchiude un ripieno di pasta di fagioli rossi, avesse anche il significato di “mangiarlo in fretta per lavare via le calamità”.
È un wagashi (dolce tradizionale giapponese) caratterizzato da una consistenza unica e mochi-mochi (gommosa e appiccicosa) e da una dolcezza semplice e delicata. La bottega “Iwaiya” è considerata l’origine di questa specialità di Yanaizu. Sorprendentemente, hanno un piccolo negozio all’interno del Michi-no-eki Adachi (corsia in salita), dove si possono gustare awamanju appena fatti! Assolutamente da provare!
Informazioni sulla zona circostante
安達ケ原ふるさと村 Adachigahara Furusato Mura
Adachigahara Furusato Mura è una struttura turistica legata alla leggenda della strega Onibaba che si narra in questa zona. Offre mostre sulla leggenda e vende anche articoli correlati. La leggenda di Onibaba di Adachigahara non è solo una storia spaventosa, ma una narrazione profonda che descrive in modo toccante la natura umana, il karma e la tristezza, e continua a essere tramandata. All’interno della struttura c’è un ristorante, e il “Curry della Pozza di Sangue di Onibaba” (¥900) è consigliato!
Conclusione
Allora, cosa ne pensate? Il Michi-no-eki Adachi (corsia in salita) a Nihonmatsu, Prefettura di Fukushima, non è un semplice punto di sosta. È un luogo affascinante dove potete sperimentare sapori tradizionali e innovativi tramandati da oltre mille anni. Se visitate Fukushima, assicuratevi di fermarvi e godervi gli incontri speciali che potete vivere solo qui. Sarà sicuramente un ricordo di viaggio meraviglioso che stimolerà tutti i vostri sensi.
Alla prossima! Ciao!